questa è la mia favola: In un circo vivevano tre elefanti: Bobbie, Dumbo e Jumbo. Un giorno il loro padrone li addestrò per uno spettacolo molto importante: dovevano saltare nei cerchi infuocati, uno dopo l'altro, e mettersi poi l'uno sull'altro formando una difficile piramide. L'esercizio era quindi molto difficile perchè richiedeva salto, coraggio e sopratutto equilibrio. Durante i giorni successivi iniziarono le prove; Bobbie subito riuscì a saltare nei cerchi di fuoco, mentre Dumbo era davvero un ottimo equilibrista. Invece il povero Jumbo, aveva troppa paura del fuoco e non riuscì a saltare nemmeno in un cerchio, aveva anche paura della piramide poichè lui sarebbe dovuto stare più in alto. Così i due compagni elefanti cominciarono a prenderlo in giro perchè aveva paura e non aveva coraggio di superare queste prove. Il povero Jumbo, triste, cercò comunque una soluzione, pur di non essere considerato una nullità, e così cominciò ad allenarsi di nascosto senza dirlo ai suoi compagni. Le prove continuarono per diverse settimane, ed anche il padrone non era soddisfatto di Jumbo. Però grazie al suo impegno e alla sua forte volontà mentre si allenava da solo riuscì finalmente a saltare nei cerchi, senza spaventarsi mai. La sera dell'esibizione, il padrone parlò con tutti e tre gli elefanti e cercò sopratutto di incoraggiare Jumbo, mentre i suoi compagni continuavano a prenderlo in giro,dicendogli che di sicuro l'esibizione sarebbe andata male per colpa sua, e che avrebbe fatto una pessima figura davanti a tutti. Jumbo aspettava con ansia il momento dell'esibizione mentre il padrone preparava il palcoscenico. Tutti gli elefanti erano preoccupati, mancavano pochi minuti!!! Finalmente uscirono e Jumbo saltò immediatamente e brillantemente i cerchi di fuoco e tutti lo applaudirono; invece Dumbo cadde al primo salto, e Bobbie si bruciò al secondo. Dopo questa pessima figura, il padrone fece rientrare Bobbie e Dumbo, e solo Jumbo continuò la sua esibizione. Bobbie e Dumbo dispiaciuti chiesero scusa al povero Jumbo per essersi comportati così male con lui, ma Jumbo li perdonò. Questa favola ci insegna che con tanto impegno e volontà si può riuscire a fare qualsiasi cosa anche se non si arriva primi! E anche che non bisogna vantarsi delle proprie capacità!
questa è la mia favola: i personaggi sono la formica tea, il padre tino e la madre lea. Un giorno la formica tea decise di non essere un' operaia ma una studentessa. I suoi genitori rimasero molto sorpresi per la sua scelta e le dissero:" Di norma le formiche non studiano ma lavorano, quindi tu non sei normale!" ma la formica non li ascoltava e continuava a seguire il suo sogno. Ogni giorno la formica invece di uscire a lavorare e a procurarsi il cibo stava chiusa dentro la sua tana a leggere di continuo i libri di storia, geografia, scienze e matematica. Un giorno la formica decise di andarsene dalla tana perché per lei, amante dello studio, non poteva rimanere lì dove la definivano tutti strana. Camminò per molti giorni mangiando solo delle molliche che trovava lungo il suo cammino. Una mattina, per sua fortuna, trovò un formicaio entrò e c'erano tantissime formiche che, invece di lavorare studiavano! Così la formica tea aveva trovato il posto migliore dove stare in armonia e soprattutto aveva realizzato il suo sogno.
le frasi scritte hanno un bel significato
RispondiEliminaquesta è la mia favola: In un circo vivevano tre elefanti: Bobbie, Dumbo e Jumbo. Un giorno il loro padrone li addestrò per uno spettacolo molto importante: dovevano saltare nei cerchi infuocati, uno dopo l'altro, e mettersi poi l'uno sull'altro formando una difficile piramide. L'esercizio era quindi molto difficile perchè richiedeva salto, coraggio e sopratutto equilibrio. Durante i giorni successivi iniziarono le prove; Bobbie subito riuscì a saltare nei cerchi di fuoco, mentre Dumbo era davvero un ottimo equilibrista. Invece il povero Jumbo, aveva troppa paura del fuoco e non riuscì a saltare nemmeno in un cerchio, aveva anche paura della piramide poichè lui sarebbe dovuto stare più in alto. Così i due compagni elefanti cominciarono a prenderlo in giro perchè aveva paura e non aveva coraggio di superare queste prove. Il povero Jumbo, triste, cercò comunque una soluzione, pur di non essere considerato una nullità, e così cominciò ad allenarsi di nascosto senza dirlo ai suoi compagni. Le prove continuarono per diverse settimane, ed anche il padrone non era soddisfatto di Jumbo. Però grazie al suo impegno e alla sua forte volontà mentre si allenava da solo riuscì finalmente a saltare nei cerchi, senza spaventarsi mai. La sera dell'esibizione, il padrone parlò con tutti e tre gli elefanti e cercò sopratutto di incoraggiare Jumbo, mentre i suoi compagni continuavano a prenderlo in giro,dicendogli che di sicuro l'esibizione sarebbe andata male per colpa sua, e che avrebbe fatto una pessima figura davanti a tutti. Jumbo aspettava con ansia il momento dell'esibizione mentre il padrone preparava il palcoscenico. Tutti gli elefanti erano preoccupati, mancavano pochi minuti!!! Finalmente uscirono e Jumbo saltò immediatamente e brillantemente i cerchi di fuoco e tutti lo applaudirono; invece Dumbo cadde al primo salto, e Bobbie si bruciò al secondo. Dopo questa pessima figura, il padrone fece rientrare Bobbie e Dumbo, e solo Jumbo continuò la sua esibizione. Bobbie e Dumbo dispiaciuti chiesero scusa al povero Jumbo per essersi comportati così male con lui, ma Jumbo li perdonò. Questa favola ci insegna che con tanto impegno e volontà si può riuscire a fare qualsiasi cosa anche se non si arriva primi! E anche che non bisogna vantarsi delle proprie capacità!
RispondiEliminaquesta è la mia favola: i personaggi sono la formica tea, il padre tino e la madre lea.
RispondiEliminaUn giorno la formica tea decise di non essere un' operaia ma una studentessa. I suoi genitori rimasero molto sorpresi per la sua scelta e le dissero:" Di norma le formiche non studiano ma lavorano, quindi tu non sei normale!" ma la formica non li ascoltava e continuava a seguire il suo sogno. Ogni giorno la formica invece di uscire a lavorare e a procurarsi il cibo stava chiusa dentro la sua tana a leggere di continuo i libri di storia, geografia, scienze e matematica. Un giorno la formica decise di andarsene dalla tana perché per lei, amante dello studio, non poteva rimanere lì dove la definivano tutti strana. Camminò per molti giorni mangiando solo delle molliche che trovava lungo il suo cammino. Una mattina, per sua fortuna, trovò
un formicaio entrò e c'erano tantissime formiche che, invece di lavorare studiavano!
Così la formica tea aveva trovato il posto migliore dove stare in armonia e soprattutto aveva realizzato il suo sogno.