c'era una volta in un castello sottomarino un piccolo granchio che non poteva andare a scuola per la sua diversità' abile, nel proprio castello si annoiava molto così un giorno decise di provare ad andare a scuola anche al costo di essere preso in giro. Presa la sua decisione volle chiedere consigli ai genitori di cui la mamma era molto d'accordo al contrario del papà, il quale gli disse:-Non andare a me dispiace che tu non venga considerato solo per la tua diversa abilità, se vuoi arricchire la tua mente di studio chiamerò un insegnante privato che ti farà lezioni cinque ore al giorno, ma ti supplico non andare io per te farei di tutto, ma a eccetto di farti andare a scuola e farti prendere in giro; Momo, così era il nome del granchio, non volle prendere in considerazione le parole del padre così un giorno quando il padre uscì a fare compere e la madre a lavorare lui si avviò verso scuola. Arrivato, tutti lo guardavano con uno sguardo sorpreso e cominciarono a voltargli le spalle, ma lui non dava importanza, era convinto che la sua vera strada era lo studio; un ragazzo sgarbato e bullo cominciò ad esagerare con le offese ma lui non dava tanta importanza quando alla fine stanco di ascoltarlo cominciò a correre verso la sua nuova aula. Anche gli insegnanti lo accolsero un po' sorpresi, come se lo volessero cacciare per la sua diversa abilità; Momo cominciò a studiare, scoprendo molte cose nuove che lui non avesse mai immaginato di comprendere , così scoprì la sua vera strada, vivendo felice e contento con le sue conoscenze.
questa è la mia favola: In un circo vivevano tre elefanti: Bobbie, Dumbo e Jumbo. Un giorno il loro padrone li addestrò per uno spettacolo molto importante: dovevano saltare nei cerchi infuocati, uno dopo l'altro, e mettersi poi l'uno sull'altro formando una difficile piramide. L'esercizio era quindi molto difficile perchè richiedeva salto, coraggio e sopratutto equilibrio. Durante i giorni successivi iniziarono le prove; Bobbie subito riuscì a saltare nei cerchi di fuoco, mentre Dumbo era davvero un ottimo equilibrista. Invece il povero Jumbo, aveva troppa paura del fuoco e non riuscì a saltare nemmeno in un cerchio, aveva anche paura della piramide poichè lui sarebbe dovuto stare più in alto. Così i due compagni elefanti cominciarono a prenderlo in giro perchè aveva paura e non aveva coraggio di superare queste prove. Il povero Jumbo, triste, cercò comunque una soluzione, pur di non essere considerato una nullità, e così cominciò ad allenarsi di nascosto senza dirlo ai suoi compagni. Le prove continuarono per diverse settimane, ed anche il padrone non era soddisfatto di Jumbo. Però grazie al suo impegno e alla sua forte volontà mentre si allenava da solo riuscì finalmente a saltare nei cerchi, senza spaventarsi mai. La sera dell'esibizione, il padrone parlò con tutti e tre gli elefanti e cercò sopratutto di incoraggiare Jumbo, mentre i suoi compagni continuavano a prenderlo in giro,dicendogli che di sicuro l'esibizione sarebbe andata male per colpa sua, e che avrebbe fatto una pessima figura davanti a tutti. Jumbo aspettava con ansia il momento dell'esibizione mentre il padrone preparava il palcoscenico. Tutti gli elefanti erano preoccupati, mancavano pochi minuti!!! Finalmente uscirono e Jumbo saltò immediatamente e brillantemente i cerchi di fuoco e tutti lo applaudirono; invece Dumbo cadde al primo salto, e Bobbie si bruciò al secondo. Dopo questa pessima figura, il padrone fece rientrare Bobbie e Dumbo, e solo Jumbo continuò la sua esibizione. Bobbie e Dumbo dispiaciuti chiesero scusa al povero Jumbo per essersi comportati così male con lui, ma Jumbo li perdonò. Questa favola ci insegna che con tanto impegno e volontà si può riuscire a fare qualsiasi cosa anche se non si arriva primi! E anche che non bisogna vantarsi delle proprie capacità!
Invito accattivante!
RispondiEliminaLorella
SCRIVI QUI LA TUA FIABA
RispondiEliminaIo la mia fiaba nn lo fattah perche nn avevo tempo. Ora devo andare ciaoooo
RispondiEliminala mia fiaba è quella del lupo e delle 7 caprette . Sandro coletta
RispondiEliminala mia fiaba e quella della lepre che sfida la tartaruga
RispondiEliminac'era una volta in un castello sottomarino un piccolo granchio che non poteva andare a scuola per la sua diversità' abile, nel proprio castello si annoiava molto così un giorno decise di provare ad andare a scuola anche al costo di essere preso in giro. Presa la sua decisione volle chiedere consigli ai genitori di cui la mamma era molto d'accordo al contrario del papà, il quale gli disse:-Non andare a me dispiace che tu non venga considerato solo per la tua diversa abilità, se vuoi arricchire la tua mente di studio chiamerò un insegnante privato che ti farà lezioni cinque ore al giorno, ma ti supplico non andare io per te farei di tutto, ma a eccetto di farti andare a scuola e farti prendere in giro; Momo, così era il nome del granchio, non volle prendere in considerazione le parole del padre così un giorno quando il padre uscì a fare compere e la madre a lavorare lui si avviò verso scuola. Arrivato, tutti lo guardavano con uno sguardo sorpreso e cominciarono a voltargli le spalle, ma lui non dava importanza, era convinto che la sua vera strada era lo studio; un ragazzo sgarbato e bullo cominciò ad esagerare con le offese ma lui non dava tanta importanza quando alla fine stanco di ascoltarlo cominciò a correre verso la sua nuova aula. Anche gli insegnanti lo accolsero un po' sorpresi, come se lo volessero cacciare per la sua diversa abilità; Momo cominciò a studiare, scoprendo molte cose nuove che lui non avesse mai immaginato di comprendere , così scoprì la sua vera strada, vivendo felice e contento con le sue conoscenze.
RispondiEliminaFINE
questa è la mia favola: In un circo vivevano tre elefanti: Bobbie, Dumbo e Jumbo. Un giorno il loro padrone li addestrò per uno spettacolo molto importante: dovevano saltare nei cerchi infuocati, uno dopo l'altro, e mettersi poi l'uno sull'altro formando una difficile piramide. L'esercizio era quindi molto difficile perchè richiedeva salto, coraggio e sopratutto equilibrio. Durante i giorni successivi iniziarono le prove; Bobbie subito riuscì a saltare nei cerchi di fuoco, mentre Dumbo era davvero un ottimo equilibrista. Invece il povero Jumbo, aveva troppa paura del fuoco e non riuscì a saltare nemmeno in un cerchio, aveva anche paura della piramide poichè lui sarebbe dovuto stare più in alto. Così i due compagni elefanti cominciarono a prenderlo in giro perchè aveva paura e non aveva coraggio di superare queste prove. Il povero Jumbo, triste, cercò comunque una soluzione, pur di non essere considerato una nullità, e così cominciò ad allenarsi di nascosto senza dirlo ai suoi compagni. Le prove continuarono per diverse settimane, ed anche il padrone non era soddisfatto di Jumbo. Però grazie al suo impegno e alla sua forte volontà mentre si allenava da solo riuscì finalmente a saltare nei cerchi, senza spaventarsi mai. La sera dell'esibizione, il padrone parlò con tutti e tre gli elefanti e cercò sopratutto di incoraggiare Jumbo, mentre i suoi compagni continuavano a prenderlo in giro,dicendogli che di sicuro l'esibizione sarebbe andata male per colpa sua, e che avrebbe fatto una pessima figura davanti a tutti. Jumbo aspettava con ansia il momento dell'esibizione mentre il padrone preparava il palcoscenico. Tutti gli elefanti erano preoccupati, mancavano pochi minuti!!! Finalmente uscirono e Jumbo saltò immediatamente e brillantemente i cerchi di fuoco e tutti lo applaudirono; invece Dumbo cadde al primo salto, e Bobbie si bruciò al secondo. Dopo questa pessima figura, il padrone fece rientrare Bobbie e Dumbo, e solo Jumbo continuò la sua esibizione. Bobbie e Dumbo dispiaciuti chiesero scusa al povero Jumbo per essersi comportati così male con lui, ma Jumbo li perdonò. Questa favola ci insegna che con tanto impegno e volontà si può riuscire a fare qualsiasi cosa anche se non si arriva primi! E anche che non bisogna vantarsi delle proprie capacità!
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